Comitato gerosolimitano lancia un appello per boicottare le elezioni

Al Quds (Gerusalemme)-InfoPal. In concomitanza con le imminenti elezioni amministrative che l’occupazione intende svolgere nella città Santa, il Comitato dell’azione civile e nazionale palestinese ha invitato i gerosolimitani a mantenere la posizione popolare e ufficiale che consiste nel completo boicottaggio delle elezioni, sia da elettori che da candidati.

In un comunicato diramato domenica 20 ottobre, il comitato ha dichiarato:”Il popolo della città arabo, islamica e cristiana di Gerusalemme è riuscito a resistere a tutti i tentativi israeliani atti a piegare i gerosolimitani, sia con gli incentivi che con le intimidazioni”.

Il comitato ha spiegato che la propria posizione deriva dal fatto che Gerusalemme è una città occupata sulla quale si applicano tutte le disposizioni contenute nel diritto internazionale, che proibiscono di apportare qualsiasi modifica o influenzare la struttura dei territori occupati. Ha aggiunto che con l’annessione israeliana di Gerusalemme Est, l’occupazione ha violato le leggi e le norme internazionali, oltre al diritto dei popoli alla libertà e all’indipendenza.

Ha quindi sottolineato che i palestinesi si rifiutano di barattare i propri diritti politici -in primis la fine dell’occupazione e la creazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme capitale- con qualsiasi servizio o partecipazione nelle istituzioni israeliane, che mirano ad espellere e deportare i gerosolimitani dalla loro terra.

Il comitato ha quindi confutato l’affermazione che vorrebbe la partecipazione alle elezioni in questione una garanzia per i diritti dei cittadini arabi di Gerusalemme, e un aiuto per migliorare le loro condizioni economiche e sociali. “Tale affermazione è ingannevole, priva di alcun fondamento, perché l’ebraicizzazione prosegue, così come la confisca delle carte d’identità degli arabi, le demolizioni e i divieti di costruzione. Israele, per esempio, raccoglie centinaia di milioni di dollari in tasse ma non restituisce nulla ai cittadini arabi sotto forma di servizi, e ciò lo si evince chiaramente dalle condizioni in cui versano le nostre strade e scuole”, ha concluso.