Il comitato ha dichiarato che il tunnel è la prosecuzione dei piani estremisti israeliani contro la Moschea, che ha l’obiettivo di stabilire il presunto tempio dopo aver distrutto al-Aqsa. Ha aggiunto che il tunnel e i progetti di insediamento pavimentano la strada per altre ancora più pericolose violazioni alla città.
Da parte sua, il Segretario generale del comitato, Hanna Issa, ha dichiarato che gli scavi rappresentano un crimine, in quanto distruggono siti e luoghi storici, e eradicano l’identità araba e islamica, per acclamare un diritto e un’identità israeliana con il furto e la forza militare.
“Questo tunnel giunge come una serie di flagranti violazioni da parte dell’occupazione israeliana contro Gerusalemme. Tali azioni che tentano di eradicare l’eredità araba e islamica sono nulle di fronte alla legge internazionale e alle convenzioni Onu”.