Comitato israeliano elettorale non è preparato per una terza elezione, afferma direttore

MEMO. Il direttore della Commissione elettorale centrale israeliana ha avvertito giovedì che la commissione non è pronta per una probabile terza elezione in meno di un anno, secondo quanto riferito dal Times of Israel.

“Non abbiamo personale, uffici o attrezzature. I magazzini sono vuoti. Questa è la situazione attuale”, ha affermato Orly Adas durante una conferenza stampa al Knesset.

Adas ha anche chiarito che la prima data possibile per tenere le terze elezioni è il 25 febbraio 2020, sulla base del fatto che “i partiti hanno bisogno di tempo per assemblare le loro liste elettorali e la Corte Suprema deve decidere se i candidati sono legalmente qualificati”.

Nel frattempo, anche la commissione elettorale avrà bisogno di un nuovo presidente, dopo che il giudice della Corte Suprema, Hanan Melcer, ha dichiarato il mese scorso che non c’è “nessuna possibilità” che assuma l’incarico per la terza volta. Per ora, “nessun altro giudice della Corte Suprema ha manifestato pubblicamente interesse per la posizione”.

Il parlamento israeliano ha fino all’11 dicembre per far sì che 61 o più parlamentari concordino su un nome a capo di un governo, altrimenti il ​​parlamento sarà sciolto e verranno fissate le terze elezioni. Le due elezioni precedenti, di aprile e settembre, non sono riuscite a formare un governo.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ed il presidente di Blue and White (Kahol Lavan) Benny Gantz non sono stati in grado di concordare i dettagli di un governo di unità, nonostante professino pubblicamente il loro desiderio di evitare una terza elezione.

A novembre, il procuratore generale israeliano Avichai Mandelblit ha aperto accuse penali, tra cui corruzione, frode e violazione della fiducia, contro Netanyahu.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.