Comitato palestinese chiede unità per affrontare gli attacchi israeliani

Ramallah – MEMO. L’Alto comitato di follow-up (HFC), un’organizzazione extraparlamentare che funge da organo nazionale di coordinamento e di rappresentanza dei cittadini palestinesi in Israele, ha chiesto giovedì unità per affrontare le crescenti sfide ed i rischi derivanti dal nuovo governo israeliano.

Il presidente dell’HFC, Muhammad Baraka, ha affermato che l’unità non può essere solo nelle parole, ma deve riflettersi nella realtà.

In una dichiarazione rilasciata dopo l’incontro, il Comitato ha affermato che “le crescenti sfide che le masse palestinesi devono affrontare sono una continuazione delle politiche israeliane di tutti i governi precedenti, ma con più estremismo sotto l’attuale”.

“Il palcoscenico richiede ranghi serrati, e che i partiti e i movimenti politici della nostra società araba convergano su ciò che li unisce di fronte a questo governo, che cerca di sopprimere la libertà di azione politica e di imporre restrizioni continue alla libertà di espressione, di protesta e di usare simboli”, ha affermato.

Il Comitato ha avvertito dei piani del governo israeliano contro la terra e le case palestinesi, attraverso un progetto per ebraicizzare la Galilea e il Negev, e per intensificare gli attacchi contro i residenti palestinesi nel Negev, riprendendo le molestie e intensificando la demolizione di case.

Il Comitato ha ritenuto il governo israeliano pienamente responsabile dell’attacco dei coloni alla Chiesa della Flagellazione in Via Dolorosa avvenuto giovedì, spiegando che si trattava almeno del terzo attacco ai luoghi sacri cristiani nella città in due settimane.

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