Commemorazione di Sabra e Chatila: “I palestinesi hanno il diritto di resistere”

Gaza – InfoPal. In occasione del 30° anniversario del massacro israelo-falangista contro i rifugiati palestinesi a Sabra e Chatila, nel sud del Libano, Ahmed Bahr, vice presidente del Consiglio legislativo palestinese, ha chiesto di migliorare le condizioni di vita dei palestinesi nei paesi della diaspora e soprattutto nei campi libanesi.

In un comunicato diramato domenica 16 settembre, Bahr ha invitato le associazioni dei diritti umani a denunciare e perseguire i crimini dell’occupazione israeliana contro il popolo palestinese nei tribunali.

Il deputato palestinese ha insistito sul diritto dei palestinesi a far ritorno nella terra da dove furono scacciati, ha elogiato “la resistenza delle persone che hanno subito i crimini dell’occupazione e i suoi orribili massacri”, chiedendo di mostrare “ancora più forza e pazienza fino alla liberazione di tutta la terra palestinese”.

Bahr si è poi rivolto al governo libanese domandando di aiutare i rifugiati palestinesi e di garantirne sicurezza e dignità, consentendo loro di esercitare liberamente mestieri e funzioni, nonché diritti fondamentali quali l’istruzione e la libertà di movimento. Egli ha respinto l’idea che essi si possano installare in Libano o in qualsiasi altro paese.

Per quanto riguarda il massacro di Sabra e Chatila, Bahr ha aggiunto che il popolo palestinese ha il diritto di perseguire i responsabili israeliani, nelle sedi internazionali, per crimini di guerra e contro l’umanità.