Commissario Onu per i Diritti umani: Israele riapra Gaza.

Ginevra, 21:37

M.O.: COMMISSARIO ONU DIRITTI UMANI, ISRAELE RIAPRA GAZA

Un sollecito a riaprire immediatamente la Striscia di Gaza, revocando il blocco reimposto oggi all’enclave palestinese dopo l’effimera apertura di un valico di confine, e’ stato rivolto a Israele dall’alto commissario della Nazioni Unite per i Diritti Umani, la diplomatica nigeriana Navi Pillay. “A causa del blocco”, ha denunciato la signora Pillay, “un milione e mezzo di palestinesi tra uomini, donne e bambini sono stati forzatamente deprivati dei loro piu’ fondamentali diritti umani per mesi. E’ una diretta violazione del diritto internazionale umanitario, e deve cessare subito”, ha ingiunto la rappresentante del Palazzo di Vetro. L’ambasciata israeliana a Ginevra, sede dell’Alto Commissariato e di altri organi dell’Onu, ha replicato pero’ accusando Pillay di “miopia”, e contestandole il fatto di non aver affrontato la questione dei razzi lanciati contro i civili nello Stato ebraico da parte dei gruppi radicali palestinesi attivi a Gaza. Tali attacchi sono infatti la ragione addotta dal governo d’Israele per giustificare la chiusura della Striscia; chiusura che il ministro della Difesa, Ehud Barak, ha disposto rimanga ferma come minimo anche domani, a causa del ripetersi dei lanci di razzi e dei bombardamenti di mortai. In una nota il ministero degli Esteri a sua volta ha stigmatizzato la presa di posizione della diplomatica come “di parte”, e retta sulla “disinformazione” propalata dagli integralisti di Hamas. A Gaza l’assegnazione dei soccorsi, giunti ieri a bordo di alcuni camion, e’ frattanto proseguita: ma gia’ in partenza ha potuto riguardare solo meta’ popolazione. “La distribuzione di quel poco andra’ avanti”, ha confermato Chris Gunness, portavoce dell’Unrwa, agenzia per l’assistenza ai palestinesi. “Pero'”, ha ammonito, “le scorte dureranno giorni, non settimane”.

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