Commissione lancia l'allarme sul piano di ebraicizzazione dell'area della Moschea di al-Aqsa

Amman – Pic. La Commissione Reale giordana per gli Affari di Gerusalemme ha segnalato un piano israeliano per prendere pieno controllo dell’area circostante la Moschea di al-Aqsa in Gerusalemme.

Il quotidiano israeliano Haaretz mercoledì ha rivelato un vasto progetto disposto dalle commissioni di pianificazione israeliane per rinnovare le zone della Città Vecchia di Gerusalemme e aprire una nuova porta nel muro della città, per la prima volta in 112 anni.

Il segretario generale della Commissione giordana, Abdullah Kanaan, ha affermato in un comunicato stampa che “l’occupazione sta lavorando per realizzare una politica di ebraicizzazione della Città Santa”.

I piani hanno l’obiettivo di “ebraicizzare e cambiare i capisaldi e l’identità della Città Santa con un ampio piano che prevede scavi, progetti turistici e commerciali, tunnel e ascensori sopra e sotto piazza al-Buraq per collegarla al distretto di Silwan”, ha aggiunto Kanaan. E ha proseguito: “Il piano ha intenzione di rimpiazzare i residenti del distretto di Silwan di Gerusalemme, intorno alla Moschea di al-Aqsa, in modo tale che le autorità israeliane possano esercitare pieno controllo geografico e demografico dell’area circostante”.

Contemporaneamente, Kanaan ha lanciato l'allarme sui progetti per distruggere i monumenti e il patrimonio arabo e per cambiare il fronte occidentale della Moschea di al-Aqsa verso il Muro del Pianto e la Porta dei Magrebini.

“Il piano, che servirà a distorcere il carattere religioso della Città Santa, mette in discussione le decisioni legali internazionali”.

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