Commissione per gli affari dei prigionieri: gravi percosse contro 2 minorenni palestinesi detenuti

Cisgiordania – Wafa e The Palestine Chronicle. La Commissione per gli affari dei prigionieri ha dichiarato martedì che il suo avvocato Hiba Saleh ha documentato il duro pestaggio di due minorenni palestinesi per mano delle forze israeliane durante la loro detenzione, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA.

Secondo l’avvocato, Diyar Ivan Salibi, 16 anni, della città di Beit Ummar, nel sud della Cisgiordania, è stato duramente picchiato, preso a calci e colpito con il calcio di una pistola quando è stato arrestato a casa sua, prima di essere portato in un centro di detenzione in una colonia, dove è stato trattenuto per nove giorni, per essere poi trasferito nella prigione di Damon, nel nord di Israele.

Ahmad Ziad Nimr, 17 anni, di Kufr Aqab, un quartiere a nord di Gerusalemme, è stato detenuto vicino alla Porta dei Leoni, nella città vecchia di Gerusalemme. È stato duramente picchiato dalla polizia israeliana quando lui ed altri giovani sono stati arrestati, prima di essere portato alla stazione di polizia del Complesso Russo, nella Gerusalemme Ovest, dove è stato interrogato per un’ora.

Nimr è stato poi legato alle mani e alle gambe nella famigerata stanza degli interrogatori numero 4, che non ha telecamere. Lì è stato picchiato duramente e interrogato per due ore. Successivamente è stato portato in tribunale, che ha esteso la sua detenzione.

Una ricerca condotta da Save the Children lo scorso ottobre ha rilevato che “i bambini nel sistema di detenzione militare israeliano subiscono trattamenti disumani, tra cui percosse, perquisizioni, abusi psicologici, settimane di isolamento e viene negato loro l’accesso ad un avvocato durante gli interrogatori”.