Compagnia aerea britannica impedisce a 3 donne di viaggiare in Palestina

Ma’an. La compagnia aerea britannica Jet2.com ha cancellato i biglietti aerei di tre donne inglesi che avrebbero dovuto viaggiare verso la Cisgiordania occupata. Ne hanno dato notizia ieri i media britannici.

Precedentemente, la compagnia aerea nazionale tedesca, la Lufthansa, aveva cancellato decine di passeggeri che erano inseriti in un programma di visite in Cisgiordania – che inizia domenica.

Jet2.com ha mandato delle email alle donne per informarle che non sarebbero state autorizzate a viaggiare dopo che le autorità israeliane avevano comunicato che la compagnia aerea avrebbe dovuto pagare una multa e la loro deportazione. Lo ha riferito il quotidiano britannico The Guardian.

Un portavoce della Lufthansa ha spiegato alla AFP che la compagnia si stava attenendo alle direttive israeliane di non far volare i passeggeri.

Circa 25 organizzatori hanno invitato internazionali a visitare la Palestina, dal 15 al 21 aprile, come parte della settimana “Welcome to Palestine”.

Secondo quanto aveva riferito il sito di informazioni Ynet, il ministro della Sicurezza pubblica d’Israele, Yitzhak Aharonovitch, martedì aveva dichiarato che gli ospiti di tale iniziativa sarebbero stati imprigionati e poi deportati.

“Se essi arriveranno in Israele saranno identificati – aveva affermato Aharonovitch -, prelevati dall’aereo e il loro ingresso sarà impedito. Saranno portati in una struttura di detenzione fino a quando saranno mandati via da Israele”.

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Le organizzazioni palestinesi hanno istituito un programma che partirà domenica e che include il sostegno alla costruzione di una scuola a Betlemme e viaggi di un giorno a Hebron, alla Valle del Giordano, a Ramallah e a Gerusalemme.

Tutti i visitatori diretti in Cisgiordania devono prima passare attraverso i controlli di frontiera israeliani e molti di quelli che arrivano all’aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv non dicono alla sicurezza israeliana se visiteranno le aree palestinesi, poiché ciò comporta interrogatori e, spesso, deportazioni.

Ma la Campagna ha chiesto ai suoi ospiti di essere chiari sui progetti di visita in Cisgiordania.