Gaza-Imemc. Il presidente dell’Autorità idrica di Gaza, Mazen Ghoneim, ha annunciato martedì il completamento del progetto dell’impianto di desalinizzazione dell’acqua di mare nella città di Gaza.
Ghoneim ha dichiarato, in un comunicato stampa, che nel corso della sperimentazione l’impianto, che ha una capacità di produrre 10.000 metri cubi al giorno, servirà più di 200.000 cittadini che vivono a Gaza e nei distretti di Gaza settentrionale.
Ha affermato che l’acqua di questa stazione sarà mescolata con i bacini idrici costruiti dall’Autorità per l’acqua e ha aggiunto che sono in corso lavori per connettere l’impianto alla rete elettrica al fine di garantire continuità e stabilità del funzionamento per passare quindi alla fase di produzione effettiva prevista tra meno di tre mesi.
Ha ringraziato gli sponsor di questo progetto, costato 15 milioni di dollari, finanziati dal Fondo kuwaitiano attraverso la Banca islamica di sviluppo e in collaborazione con il servizio idrico locale.
Ghoneim ha evidenziato che il progetto è stato completato dopo tre anni di lavoro, durante i quali l’Autorità per l’acqua è stata in grado di superare tutte le sfide, in particolare il rifiuto di Israele di consentire l’ingresso dei materiali necessari per le apparecchiature elettromeccaniche.
L’impianto di dissalazione dell’acqua di Gaza da completare nel 2019, dopo la stazione di Deir al-Balah, secondo il piano dell’Autorità per l’acqua, dovrà fornire acqua davvero potabile ai due milioni di residenti nella Striscia di Gaza, sviluppare i servizi idrici e fermare il deterioramento delle falde sotterranee.
Intanto a Ramallah, martedì Ghoneim ha firmato un protocollo d’intesa con il capo dell’ufficio del Dipartimento per lo sviluppo internazionale (DFID) in Palestina Colleen Wainwright per sostenere la costruzione di un impianto di dissalazione centrale nella Striscia di Gaza, al costo di 9 milioni di sterline.
Il primo ministro Mohammad Shtayyeh ha affermato che l’impianto è molto importante per la Striscia di Gaza per mitigare i disagi dei residenti, poiché la situazione dell’acqua a Gaza ha raggiunto livelli molto critici.
Traduzione per InfoPal di Nicola Greppi