Comune di Gaza: i bombardamenti israeliani hanno distrutto 4 pompe d’acqua e generatori

Gaza – PIC. Il portavoce della municipalità di Gaza, Hosni Mahna, ha annunciato che i bombardamenti israeliani contro lo stagno di Sheikh Radwan e l’area circostante, nella parte settentrionale della città, hanno portato alla distruzione di 4 delle 5 pompe dell’acqua, insieme ai generatori di riserva.

In un comunicato stampa di domenica, Mahna ha evidenziato un improvviso crollo di cemento dell’edificio dello stagno, avvertendo che questo minaccia il funzionamento delle pompe e potrebbe portare a un crollo completo dell’area.

Il portavoce del Comune ha spiegato che lavorare all’interno del laghetto e delle sue strutture rappresenta un pericolo per la vita dei dipendenti comunali, a causa del timore dell’espansione del crollo e del potenziale cedimento totale.

Ha sottolineato che lo straripamento di acqua contaminata dal laghetto rappresenta un serio rischio di annegamento per i residenti nelle vicinanze, notando che il team di ingegneri ha confermato il pericolo reale di un crollo completo dei pavimenti in cemento e delle sale pompe se non si interviene immediatamente.

Mahna ha aggiunto che la mancanza di carburante e di attrezzature sta ostacolando il funzionamento delle pompe esterne e la riparazione dei danni, ricordando che l’esercito di occupazione ha distrutto l’85% delle attrezzature della Municipalità di Gaza dall’inizio della guerra.

Il portavoce ha esortato le organizzazioni internazionali a intervenire per affrontare la crisi, fermare la guerra e fornire il carburante e le attrezzature necessarie alla municipalità.

In un precedente comunicato, la municipalità di Gaza aveva avvertito del rischio di fuoriuscita di acque reflue nei rifugi adiacenti al laghetto di Sheikh Radwan, sottolineando che sono straripate in varie zone della città a causa delle piogge, tra l’interruzione e la distruzione delle reti da parte dell’occupazione israeliana.

Le piogge nella Striscia di Gaza hanno aggravato i problemi fognari della città a causa della distruzione delle infrastrutture cittadine da parte dell’occupazione israeliana in mesi di guerra continua, dall’ottobre 2023.

Traduzione per InfoPal di F.L.