Comunicato API: Al-Aqsa sotto attacco

12003417_10154233985765760_444995241357573557_nComunicato URGENTE: Al-Aqsa sotto attacco.

Apprendiamo con grande angoscia e preoccupazione della terribile escalation di violenze perpetuate da estremisti israeliani a Gerusalemme e ancora in corso. Sin dalla mattina di domenica 13 settembre, si sono verificati una serie di atti criminali con danni inestimabili all’interno della moschea di Al-Aqsa, luogo sacro per tutti i musulmani del mondo.

Con il presente documento, ribadiamo che questo feroce attacco israeliano non può essere tollerato. Si tratta di un vero e proprio oltraggio alla libertà dell’esercizio di culto e della inviolabilità dei luoghi sacri. Si tratta di una inaccettabile pratica di profanazione.

Il fatto che il governo israeliano non si stia mobilitando contro le aggressioni degli estremisti israeliani dal luogo di preghiera islamico, è una palese conferma che appoggia questi gruppi terroristici e organizzazioni fanatiche per perseguire la politica di occupazione dei luoghi santi. Il governo israeliano, non reagendo, incoraggia gli estremisti israeliani  e i coloni ad irrompere nella moschea Al-Aqsa per compiere atti vandalici e distruttivi  sotto la protezione e complicità delle sue forze dell’ordine. Diffidiamo dunque delle faziose dichiarazioni della leadership israeliana perché, di fatto, impone e supporta l’uso arbitrario della forza e della violenza a Gerusalemme.

Questi episodi portano gravi conseguenze  per la sicurezza della Terra Santa.  Non è possibile accettare che i luoghi sacri di Gerusalemme vengano attaccati e minacciati. Si tratta di monumenti millenari. Minacciare questi luoghi significa minacciare la storia, provocando i fedeli di tutto il mondo.

Le recenti misure politiche intraprese dal governo israeliano a Gerusalemme hanno un unico obiettivo: riuscire ad esercitare il controllo totale della moschea di Al- Aqsa al fine di prenderne pieno possesso.

Con la presente, pertanto, chiediamo a chi di competenza:

– di utilizzare tutti i mezzi  diplomatici a propria disposizione al fine di obbligare le autorità di occupazione israeliane ad astenersi da politiche e misure che dissacrano la santità e l’identità culturale della città di Gerusalemme e dei suoi punti di riferimento.

Siamo tutti responsabili di ciò che accade a Gerusalemme: dobbiamo sostenere moralmente il popolo palestinese e i gerosolimitani cristiani e musulmani al fine di porre fine alla colonizzazione di Gerusalemme da parte di Israele e ripristinare i diritti inalienabili del popolo palestinese.

Roma, 14/09/2015

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