API. Comunicato URGENTE. Con questo comunicato manifestiamo la nostra solidarietà al popolo palestinese che in questi giorni sta combattendo l’ennesima battaglia per la sopravvivenza. Nel silenzio dei mezzi di comunicazione e nell’omertà delle notizie di cronaca internazionale, il popolo palestinese non si arrende e continua la sua battaglia per la giustizia e per la libertà: una lotta iniziata più di 60 anni fa contro il regime di occupazione israeliano, ma che vede ancora oggi civili palestinesi difendere la propria vita dall’oppressione e dall’annichilimento.
Il governo israeliano ha deliberatamente intrapreso misure terroristiche che prevedono l’esplicita demolizione di proprietà e abitazioni palestinesi come strumento di ritorsione contro i civili. Il risultato: intere famiglie palestinesi distrutte, piegate alla miseria e private dei loro diritti primari.
Israele attua strumenti di punizione collettiva in modo arbitrario e senza pietà. Queste operazioni sono illegali ed inaccettabili secondo il diritto internazionale.
Il mondo intero deve agire. La situazione della città santa di Gerusalemme è allarmante: la sua sicurezza è in pericolo, così come lo è la vita dei civili palestinesi che vivono da 49 anni sotto l’occupazione coloniale israeliana.
Il bilancio delle vittime e il numero di feriti sono in aumento: ad oggi, decine di persone sono state colpite a morte ed il bilancio dei morti e delle centinaia di feriti è in continua crescita.
Una situazione disumana che non farà altro che incrementare la sfiducia, alimentando una crescente ondata di paura e di odio che costruirà le basi per il futuro della Terra Santa e dei suoi abitanti.
Condanniamo in modo fermo e determinato questo possibile scenario; pertanto chiediamo l’immediato ripristino della giustizia e della salvaguardia dei diritti dei più deboli.
Roma, 14/10/2015