Comunicato delle associazioni palestinesi in Italia sulla dichiarazione di normalizzazione tra gli EAU e Israele

Comunicato delle associazioni palestinesi in Italia sulla dichiarazione di normalizzazione tra gli Emirati Arabi Uniti e l’entità sionista.
Roma 15-agosto-2020.
Le associazioni palestinesi in Italia esprimono il loro rifiuto e la condanna dell’accordo di normalizzazione tra l’entità sionista e gli Emirati Arabi Uniti, in quanto lo considerano una palese aggressione contro gli  storici diritti nazionali del popolo palestinese, come sancito dalle leggi e dalle carte internazionali, e una sfida alle nazioni arabe e islamiche, aggirando le decisioni della Conferenza del Vertice arabo a favore del popolo palestinese, che ritiene che la questione palestinese sia la questione centrale del mondo arabo e base del conflitto nella regione.
Crediamo che questo accordo sia un tradimento verso popolo palestinese, verso tutti i sacrifici fatti dal popolo palestinese e dai popoli arabi, islamici e cristiani, verso la causa che dura da più di cento anni, che ha provocato migliaia di martiri, feriti e prigionieri.
Crediamo che questo accordo sia il primo passo per attuare l’Accordo del Secolo, che mira a porre fine e a liquidare la Questione palestinese, in particolare il diritto al ritorno e l’istituzione dello Stato palestinese con la sua capitale Gerusalemme.
Le associazioni palestinesi affermano che i rischi di normalizzazione con l’occupazione non si riflettono solo sul popolo palestinese, ma anche su tutti i popoli della regione, e avvertono che tali misure influenzerebbero la stabilità della regione e la trasformerebbero in un caos che divora tutti.
Queste istituzioni incoraggiano tutte le parti che rifiutano tale accordo e chiedono la formazione di un’organizzazione internazionale congiunta che lavori per impedire la “normalizzazione” con l’occupazione e la sua legalizzazione da parte degli Stati collaborazionisti.
Queste istituzioni sostengono tutte le posizioni ufficiali e popolari arabe e le posizioni dei movimenti di liberazione internazionale e delle istituzioni della società civile che appoggiano la legittima resistenza del popolo palestinese contro l’occupante, il completo rifiuto di tutte le forme di occupazione e razzismo e il rafforzamento del coordinamento tra tutte le forze politiche palestinesi, arabe e internazionali per affrontare i pericoli della normalizzazione.
Associazioni firmatarie:
Coordinamento delle comunità palestinesi in Italia(CCPI)
Associazione dei palestinesi in Italia(API)
Unione Democratica Arabo Palestinese( UDAP)
Giovani palestinesi in Italia(GPI)
Associazione delle donne palestinesi in Italia(ADPI)
RispondiRispondi a tuttiInoltraModifica come nuovo