I rappresentanti delle forze e delle fazioni palestinesi hanno incontrato il ministro russo degli affari Esteri, Serghei Lavrov. Hanno discusso sugli ultimi sviluppi della scena palestinese, in particolare, delle sofferenze del popolo palestinese, delle pratiche aggressive compiute dall’entità israeliana, della colonizzazione che dilania la Cisgiordania, dei tentativi di ebraizzare Gerusalemme e distruggere la possibilità di creare uno Stato indipendente sui Territori palestinesi occupati nel 1967, con Gerusalemme come capitale, conformemente alla risoluzione delle Nazioni Unite.
Hanno anche discusso del rifiuto del governo di occupazione israeliano di applicare le risoluzioni internazionali che garantiscono al popolo palestinese il diritto all’indipendenza e al ritorno dei profughi nelle loro terre, così come dell’importanza di sostenere i diritti nazionali inalienabili, del rifiuto della colonizzazione, in particolare, e dell’ultima risoluzione adottata dal Consiglio di sicurezza, la n. 2334, che condanna le colonie israeliane nei territori palestinesi occupati esigendo l’arresto immediato.
La delegazione palestinese ha spiegato al ministro degli Affari esteri russo gli sforzi compiuti per porre fine alla divisione e per realizzare l’unità nazionale palestinese. In particolare, i risultati delle riunioni del comitato preparatorio che ha avuto luogo di recente a Beirut, il quale ha sostenuto la volontà di tutte le fazioni palestinesi di porre fine alla divisione ed arrivare all’unità attraverso la formazione di un governo di unità nazionale; e i preparativi per organizzare il consiglio nazionale palestinese, che comprende tutte le componenti del popolo palestinese.
La delegazione ha ringraziato ed apprezzato la posizione delle autorità russe nel sostegno alla lotta del popolo palestinese e ai suoi diritti nazionali nelle istanze internazionali e ha chiesto al governo russo di sforzarsi con l’amministrazione americana per dissuaderla dal trasferire l’ambasciata americana a Gerusalemme.
Infine, la delegazione palestinese ha insistito sul totale appoggio nella lotta dei prigionieri palestinesi, a lavorare per la liberazione dei prigionieri dell’occupazione, a continuare a operare per spezzare l’assedio ingiusto e disumano imposto nella Striscia di Gaza e per accelerare il ritmo di ricostruzione.
Traduzione di Giovanna Vallone