– da una settimana l’esercito israeliano sta compiendo crimini contro l’umanità, facendo strage di donne, bambini e uomini,
– c’è un assedio che dura da oltre due anni: un milione e mezzo di persone vivono come in una prigione a cielo aperto e oggi anche sotto le bombe.
– non ci sono alimenti, medicine, energia elettrica, acqua potabile, riscaldamento.
– non c’è libertà di movimento.
La politica di Israele si esprime con l’occupazione, la colonizzazione, il muro, l’apartheid violando da anni il diritto internazionale, le risoluzioni dell’Onu, le Convenzioni di Ginevra che impongono obblighi all’occupante verso gli occupati.
Israele dice che vuole eliminare Hamas, forza politica democraticamente eletta dalla popolazione di Gaza, per garantire la propria “sicurezza” e la sicurezza a forza di bombe fa parte della campagna elettorale del partito al governo.
La violenza genera distruzione: cadaveri e macerie producono desiderio di vendetta, altra violenza.
La sicurezza di Israele dipende dalla sicurezza della popolazione palestinese.
• Siamo qui a manifestare la nostra indignazione per la disinformazione televisiva in Italia, per la giustificazione degli atti di Israele (“costretta a difendersi”) dichiarata dal Ministro degli Esteri Frattini
• Siamo qui a manifestare la nostra indignazione per ciò che non succede in Italia, in Europa, alle Nazioni Unite: non ci sono né parole né atti chiari che condannino Israele, imponendo il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani per la popolazione di Gaza.
Siamo qui a manifestare la nostra solidarietà:
– alla popolazione palestinese, a Gaza e nei territori occupati;
– a coloro che manifestano nei paesi arabi, per la libertà palestinese e per la propria;
– a quelle donne e uomini che, anche in Israele, scendono in questi giorni per le strade per denunciare la politica omicida del loro Governo.