Istanbul. Di Mohammad Hannoun. Sabato mattina 25 febbraio, a Istanbul, 4000 persone provenienti da 50 paesi hanno dato il via alla Conferenza popolare dei Palestinesi all’estero.
I primi relatori hanno parlato in modo diretto che si tratta di una conferenza popolare per la liberazione della Palestina storica e che ciò deve avvenire attraverso la “resistenza armata”, la “liberazione dei prigionieri”, l'”impegno maggiore della diaspora palestinese nelle attività politiche nazionali”, la “formazione di una coalizione e la riformulazione della diaspora palestinese”, la “denuncia delle realtà che manipolano l’OLP”.
Gli organizzatori della conferenza insistono sul ruolo delle istituzioni palestinesi e hanno lanciato un appello per la riorganizzazione dell’OLP, per il sostegno della lotta palestinese di fronte all’occupazione israeliana e l’importanza di unire gli sforzi per affrontare gli ostacoli attuali.
Oltre 260 personalità palestinesi partecipano al dibattito per la creazione di un organismo che possa rappresentare tutti i Palestinesi all’estero e consolidare i loro sforzi contro i progetti sionisti e perseguire la lotta per la liberazione della Palestina e i suoi luoghi santi dall’invasione dei coloni israeliani.
La Conferenza terminerà i lavori domenica 26 febbraio.
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Sugli obiettivi della Conferenza: Conferenza popolare dei Palestinesi all’estero: un punto di svolta