Gaza. E’ stata infine confermata la morte in battaglia del capo dell’Ufficio politico del movimento Hamas, Yahya Al-Sinwar, contro una forza militare appartenente all’esercito di occupazione nel quartiere di Tal Al-Sultan, a ovest della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Per tutto il pomeriggio di ieri era state diffuse notizie incerte e confuse, con video che lo riprendevano in una palazzina.
Chi era Yahya Al-Sinwar.
Yahya Al-Sinwar è considerato una figura centrale del movimento Hamas. Era nato nel 1962 a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Fu arrestato più volte per mano dell’occupazione israeliana. Dopo il suo rilascio dalla prigione, aveva assunto diverse posizioni di leadership nel movimento ed era diventato uno dei pianificatori più importanti delle operazioni di resistenza. Aveva svolto un ruolo di primo piano nella pianificazione dell’operazione “Al-Aqsa Flood”/Ciclone al-Aqsa, del 7 ottobre 2023, che ha provocato pesanti perdite alle forze di occupazione.
Per un anno intero Al-Sinwar era stato in un tunnel profondo della resistenza, accompagnato da diversi prigionieri israeliani e guidava le operazioni, scontrandosi con le forze di occupazione.
Mercoledì mattina, l’esercito di occupazione ha individuato tre persone nel quartiere di Tal Al-Sultan e ha iniziato a scontrarsi con loro – inizialmente le loro identità non erano state identificate. Al-Sinwar si era rifugiato da solo in un edificio: le immagini pubblicate dai media dell’occupazione mostravano Sinwar mascherato che lanciava un’asse di legno verso un drone entrato nell’edificio.
Successivamente, le forze di occupazione hanno preso di mira l’edificio con un carro armato, provocando il martirio di Al-Sanwar. L’esercito di occupazione ha riconosciuto che l’uccisione di Sinwar non è stata intenzionale, in quanto lo aveva descritto come un uomo armato all’interno dell’edificio.
In ogni caso, la resistenza palestinese, come quella libanese, è orizzontale, e non viene fermata dall’uccisione di un capo o di un altro.
(Fonte: Quds News, The Cradle, Al Mayadeen e agenzie).