“In vista della continua rottura da parte di Israele degli accordi firmati, il PCC, a conferma della sua precedente decisione e considerando che la fase di transizione non esiste più, decide di porre fine agli impegni dell’OLP e dell’Autorità palestinese nei confronti dei suoi accordi con la Potenza occupante, di sospendere il riconoscimento dello Stato di Israele fino al suo riconoscimento dello Stato di Palestina con i confini del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale, di porre fine al coordinamento della sicurezza in tutte le sue forme e di disimpegnarsi economicamente da Israele sulla base del fatto che la fase di transizione, compresi i Protocolli Economici di Parigi, non esiste più”, ha affermato nel suo comunicato finale.
Il PCC ha anche conferito al presidente Mahmoud Abbas, che ha presieduto le riunioni, e al comitato esecutivo dell’OLP, il potere per attuare tali decisioni.
Il PCC ha anche espresso sostegno verso l’opposizione del presidente Abbas al cosiddetto “accordo del secolo” dell’amministrazione statunitense, accusando gli Stati Uniti di schierarsi con l’occupazione israeliana e di essere “parte del problema e non parte della soluzione”.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.