Consiglio di Stato d’Egitto: Fratellanza Musulmana va sciolta

Il Cairo-InfoPal. Il collegio dei commissari di Stato ha raccomandato alla Corte amministrativa suprema di sciogliere definitivamente la Fratellanza Musulmana d’Egitto, affermando che il gruppo “Non è esistente sul piano legale, ed è illegittimo, in quanto sin dalla sua fondazione non ha avuto alcun statuto giuridico”. La corte egiziana dovrà pronunciarsi a breve in merito al caso.

Mukhtar al-‘Ushary, presidente del Comitato giuridico del partito Libertà e Giustizia, espressione politica delle Fratellanza, ha definito “assurdo” il parere del collegio, considerandolo “parte degli attacchi contro la Fratellanza, organizzati sul versante politico, giuridico e dei media”. Egli ha sottolineato, al tempo stesso che tale parere non è vincolante per il tribunale, essendo solamente consultivo.

Al-‘Ushary ha spiegato che “la questione risale al 1992, quando i documenti relativi al caso finirono al Dipartimento della sicurezza dello Stato, per poi scomparire fino a questo momento. Il fatto che siano apparsi proprio ora solleva molti dubbi circa la tempistica, in concomitanza con gli attacchi sferrati da alcune istituzioni contro il gruppo”. E ha continuato: “Questo attacco sistematico ha obiettivi politico elettorali, e nulla di più”.

Secondo gli osservatori, la pubblicazione della raccomandazione, proprio in questo momento, ha sollevato molte domande circa il significato politico di tale mossa. Di fatto, forze politiche schierate contro la Fratellanza hanno invitato ad una nuova manifestazione da tenere di fronte alla sede della guida suprema del gruppo, un fatto che potrebbe incoraggiare i manifestanti ad aumentare il ritmo dei loro attacchi contro la sede, protetta da forze di polizia.

Il parere in questione risale a più di 36 anni fa, quando nel 1977, l’ex guida suprema della Fratellanza, Omar al-Telemsany, impugnò la decisione del Consiglio egiziano del Comando della Rivoluzione, presa nel 1954, di sciogliere il gruppo e considerarlo come se non ci fosse. Nel 1992, la seconda circoscrizione del tribunale amministrativo stabilì che il ricorso di al-Telemsany  non poteva essere accolto, in quanto il gruppo d’ispirazione islamica non era dotato di alcun statuto giuridico.