Continua il braccio di ferro tra le forze egiziane e i militanti del Sinai

El-Arish (Egitto) – Ma’an. Alcuni ufficiali hanno riferito che nella giornata di mercoledì le forze armate egiziane hanno continuato la repressione contro i militanti della penisola del Sinai.

Elicotteri dell’esercito hanno protetto le truppe presenti nel territorio mentre assaltavano la roccaforte dei militanti che erano fuggiti da Rafah e da Sheikh Zuweid durante la precedente incursione.
Ufficiali della sicurezza hanno detto che le forze armate egiziane hanno fatto irruzione nei villaggi di Baghdad nel centro del Sinai e nei quartieri di El-Arish, Bir al-Abed e Bir Lahfan.
Uno dei leader dei Fratelli Musulmani, conosciuto solo come Mousa, è stato trattenuto a Bir al-Abed, con l’accusa di aver rubato delle armi dalla stazione di polizia durante le protese del Cairo.
Altri tre militanti sospettati sono stati trattenuti vicino il villaggio di Rummana e sono stati trovati in possesso di fucile e grandi quantità di munizioni.
Due militanti sospettati e accusati di aver partecipato agli attacchi contro la polizia egiziana e gli ufficiali dell’esercito sono stati arrestati a El-Arish.
Un sospettato, Hamza Abu al-Omar di 32 anni, ha confessato di aver partecipato ad un attentato per uccidere un ufficiale della polizia a El-Arish tre settimane fa.
Un altro sospettato, conosciuto solo come Husam, è accusato di aver organizzato degli attacchi contro le strutture militari a El-Arish.
Ufficiali dell’esercito egiziano hanno detto che ventisette fuggitivi e criminali sospettati sono stati arrestati a El-Arish.
Le forze armate egiziane hanno dato avvio ad azioni militari di grande portata contro i militanti del Sinai all’inizio di settembre, tanto che gli ufficiali l’hanno descritta come la più grande mobilitazione di forze armate nell’area dalla guerra con Israele nel 1973.
Secondo un resoconto dell’AFP, l’esercito ha ucciso circa 100 islamisti nell’area negli ultimi due mesi, mentre i militanti hanno ucciso 58 uomini della polizia, 21 soldati e 17 civili.

Traduzione di Sonia Li Veli