Continua il genocidio a Gaza: una mamma di 7 figli muore per mancanza di cure.

Gaza – Infopal

Fonti mediche palestinese a Gaza hanno annunciato il decesso di Aydeh Hafeth Abdelaal, 31 anni, madre di 7 figli.

La donna era malata di cancro, ma non poteva ricevere medicine e trattamenti medici adeguati a causa dell’embargo. La chiusura dei valichi di frontiera, inoltre, ha impedito alla giovane di recarsi all’estero, in Egitto o Giordania, per farsi curare. Non ha avuto altra possibilità, dunque, che quella di cedere alla malattia e di morire, sabato sera.

Il marito, Zakaria Abdelaal, ha affermato che sua moglie è una "vittima dell’assedio".

La donna si era ammalata di cancro al seno all’inizio dell’anno: aveva ricevuto le prime cure in Egitto, dove i medici erano riusciti a controllare il tumore; poi, era tornata nella Striscia di Gaza per continuare il secondo ciclo di cure, ma a causa dell’assedio non ha potuto sottoporsi alla chemioterapia. E ha aggiunto che da tre mesi stavano tentando di trasferirla all’estero, per garantirle la possibilità di guarire, ma l’assedio inumano l’ha costretta a casa e il cancro si è diffuso in tutto il corpo

La giovane “vittima dell’assedio” abitava nel quartiere di al-Mashahra, nella zona at-Tuffah, ed era madre di cinque maschi e due femmine: Yehia, 12 anni; Rida, 10 anni; Hamza, 8 anni; Hadil, 6 anni; Ibrahim, 5 anni; Mohammad, 4 anni; Mustafa, 10 mesi.

Da parte sua, la Commissione Popolare per Affrontare l’Assedio ha nuovamente denunciato la situazione di catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza e la morte di decine di persone.

La Commissione ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire per fermare l’embargo contro la Striscia di Gaza e salvarla "prima che sia troppo tardi, aprendo i passaggi e permettendo a decine di malati di andare all’estero per ricevere le cure mediche, e facendo entrare i generi di prima necessità".

Come molti sanno, dal tumore al seno, se preso in tempo e curato, si guarisce.

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