Beirut. Mercoledì 20 novembre la guerra israeliana contro il Libano è entrata nel 59° giorno consecutivo, lanciando decine di attacchi aerei e bombardamenti di artiglieria in varie aree del Paese, insieme a un’incursione di terra in diversi villaggi nel sud, il tutto tra la dura resistenza di Hezbollah.
Nella mattina, gli aerei israeliani hanno effettuato un attacco alla periferia della città di Maidoun, nella Bekaa occidentale.
Il ministero della Salute libanese ha annunciato il martirio di tre membri dell’esercito libanese e il ferimento di altri otto a causa dell’attacco aereo israeliano su Sarafand.
Martedì sera, gli aerei da guerra israeliani hanno condotto una serie di attacchi sulle aree di Qantara a Sarafand, Dibal e Tayr Dba, e sulle città di Ma’are e Deir Ammar.
Fonti libanesi hanno riferito che le forze israeliane hanno iniziato a tentare di avanzare verso la città meridionale di Kfar Shuba sotto la copertura di attacchi aerei, bombardamenti di artiglieria e raffiche di mitragliatrice.
I media libanesi hanno notato un aumento degli scontri nel quartiere orientale della città di Khiam, tra la resistenza islamica e le forze d’invasione.
Gli aerei israeliani hanno bombardato le città di Kfar Maki, Kfar Shuba e Khiam nel Libano meridionale, insieme al fuoco di artiglieria.
Il ministero della Salute libanese ha riferito che due persone sono morte a causa di un attacco aereo israeliano nell’area di Shiyah, nella periferia meridionale di Beirut.
Secondo i media libanesi, gli aerei da guerra israeliani hanno effettuato due attacchi aerei contro la città di Khiam e la città di Kfar Shuba contemporaneamente ai bombardamenti di artiglieria.
James Elder, portavoce dell’UNICEF, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, ha affermato che in Libano sono stati uccisi oltre 200 bambini (in media tre al giorno) nei meno di due mesi trascorsi da quando Israele ha intensificato i suoi attacchi.
Martedì sera il Ministero ha affermato che gli attacchi israeliani contro il Libano hanno ucciso oltre 3.544 persone e ne hanno ferite 15.036 dall’8 ottobre 2023.