Continua l’informazione parziale italiana sulla Striscia di Gaza.

La parzialità dell'informazione in Italia non ha limiti: fanno notizia i razzi della resistenza – definita “estremismo” o “terrorismo”- e non lo stillicidio di morti e feriti e il feroce assedio che continuano ininterrottamente dalla tregua unilaterale israeliana. Qualcuno ha riportato la notizia dei proiettili sparati due giorni fa dai cecchini israeliani contro l'attivista italiano Vittorio Arrigoni?

Vittorio si trovava in una zona agricola della Striscia di Gaza, insieme a inermi contadini: tutti sono stati bersaglio del terrorismo di Stato israeliano, quello che i nostri media non prendono neanche in considerazione.


Ashkelon (Israele), 09:46

GAZA: ALTRI 5 RAZZI LANCIATI SU ISRAELE, 100 DA TREGUA

Altri cinque razzi sono stati scagliati dalla Striscia di Gaza contro Israele da parte di estremisti palestinesi nelle prime ore di oggi, mettendo ancor piu' a repentaglio il gia' fragile cessate-il-fuoco, proclamato unilateralmente meno di un mese e mezzo fa dallo Stato ebraico e da Hamas: lo hanno reso noto fonti militari israeliane, secondo cui non ci sono stati feriti ne' si sono registrati danni materiali degni di nota. Due degli ordigni si sono tuttavia abbattuti al suolo nei pressi della cittadina costiera di Ashkelon, quindi a circa 21 chilometri dalla frontiera con l'enclave palestinese, vale a dire a una distanza superiore alla gittata media dei 'Qassam II', i piu' comunemente utilizzati dalle fazioni radicali. Dall'inizio della tregua ammontano ormai a oltre un centinaio gli attacchi da Gaza con razzi o colpi di mortaio, cui Israele ha reagito a sua volta lanciando incursioni aeree sul piccolo territorio, durante le quali sono stati bombardati arsenali, tunnel sotterranei al confine con l'Egitto attraverso cui passa il contrabbando di armi oppure, direttamente, gli stessi miliziani.

(28 febbraio 2009

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.