Continuano le aggressioni israeliane contro Nablus e Salfit.

Continuano in questi giorni le violenze e gli attacchi delle forze di occupazione israeliana contro città e villaggi della provincia di Nablus. In particolare, il governatorato di Salfit sembra essere nel mirino, per via della colonia ebraica di Ariel, che domina le colline sottostanti.

A seguito delle aggressioni israeliane contro la Moschea di Al-Aqsa, a Gerusalemme, l’esercito israeliano ha intensificato i pattugliamenti militari e i blocchi stradali.

Ieri, i militari israeliani si sono insediati a Salfit e hanno attaccato il villaggio di Marda, a nord (vicino all’insediamento ebraico di Ariel), sparando alla cieca e lanciando granate. Le truppe hanno imposto ai negozianti di chiudere le saracinesche.

Ne sono nati scontri tra giovani del villaggio e le forze di invasione. Un ragazzo è rimasto ferito.

Testimoni oculari hanno riferito della presenza di contingenti militari che pattugliano la zona tra il checkpoint di Za’atara, a est di Salfit, e l’incrocio con il villaggio di Kifl Haris, a ovest di Marda. I due paesi sono al confine nord dell’insediamento israeliano di Ariel. Il Muro di Separazione, in costruzione, dividerà i due villaggi dalla colonia israeliana, rendendo difficili gli spostamenti della popolazione palestinese, deturpando il territorio e sottraendo risorse naturali fondamentali (come già avviene ora). 

Sempre ieri, un vasto spiegamento di truppe israeliane appoggiate da veicoli militari ha assaltato la città di Nablus e il campo profughi di Ein Beit Al-Ma.

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