Un gruppo di giornalisti di Gerusalemme ha lanciato un appello per organizzare martedì sera un sit-in di protesta di fronte all’ospedale di Afula, dove il prigioniero Qeiq è ricoverato. Giornalisti hanno preso parte ad ulteriori sit-in organizzati a Nablus e Ramallah, come anche a Gaza.
L’accusa israeliana ha inoltre presentato una lettera di risposta al segretario della Corte Suprema Israeliana, prima dell’udienza per il ricorso di mercoledì, per discutere del caso del detenuto Qeiq.
In una dichiarazione rilasciata martedì il capo dell’unità legale della Società dei Prigionieri Palestinesi, l’avvocato Jawad Boulu, ha detto che la lettera giustifica la detenzione di Qeiq sostenendo come lui costituisca un pericolo per la sicurezza di Israele.
Traduzione di Marta Bettenzoli