Corte israeliana rifiuta petizione su massacro avvenuto a Gaza nel 2014

Tel Aviv – PIC. La Corte suprema di giustizia israeliana ha respinto domenica la richiesta per riaprire un’indagine sulla morte di quattro bambini palestinesi, uccisi da un attacco aereo israeliano mentre giocavano su una spiaggia della Striscia di Gaza, durante la guerra del 2014.

L’attacco, avvenuto il 16 luglio 2014, ha causato la morte di quattro membri della famiglia Bakr: Ismail, 9 anni, Aed, 10 anni, Zaharia, 10 anni e Mohamed, 11 anni. Stavano giocando a calcio sulla spiaggia quando sono stati uccisi.

L’incidente ha attirato un’attenzione internazionale, soprattutto perché diversi giornalisti stranieri che soggiornavano negli hotel vicini hanno testimoniato l’attacco. Le immagini mostrano i bambini che scappano disperatamente sulla spiaggia mentre cade un missile, e poi li mostra che cadono a terra, uno dopo l’altro.

La petizione è stata presentata a nome dei genitori delle vittime dal Centro legale Adalah per i diritti delle minoranze arabe in Israele, dal Centro al-Mizan per i diritti umani e dal Centro palestinese per i diritti umani, con l’obiettivo di ottenere un’indagine penale sull’incidente.

Nella sua sentenza, la corte ha confermato le precedenti decisioni degli inquirenti militari israeliani e delle autorità legali, descrivendo l’incidente come un tragico errore.

In una dichiarazione congiunta, i gruppi per i diritti umani hanno affermato che la decisione di domenica “è un’ulteriore prova che Israele non è in grado e non vuole indagare e perseguire soldati e comandanti per crimini di guerra contro i civili palestinesi”.

Gruppi e rapporti internazionali per i diritti umani hanno a lungo accusato Israele ed il suo esercito di nascondere le irregolarità delle sue truppe. L’anno scorso, la Corte penale internazionale (CPI) ha aperto un’indagine sui crimini israeliani nei Territori palestinesi occupati, comprese le azioni durante la guerra del 2014 a Gaza. I membri della famiglia Bakr hanno testimoniato davanti alla Corte durante un’indagine preliminare.

Il governo israeliano ha respinto l’indagine della CPI, sostenendo che il suo sistema legale è in grado di indagare sulle azioni dei suoi militari e ha accusato la corte di antisemitismo.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.