Corte israeliana rinvia lo sfratto di famiglia palestinese a Silwan

Gerusalemme/al-Quds – MEMO. Mercoledì, la Corte suprema israeliana ha rinviato la decisione di espellere una famiglia palestinese dalla sua casa a Wadi al-Hilwa, nel quartiere di Silwan della Gerusalemme occupata.

La corte, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Safa, ha affermato di essere in attesa di una risposta dal “custode della proprietà” sul motivo per il quale aveva dichiarato la casa come “proprietà degli assenti” senza fare un controllo sugli eredi del precedente proprietario.

L’avvocato Mohammad Dahla ha dichiarato a Safa che la casa apparteneva originariamente al defunto Musa Samreen, che aveva concesso il permesso abitativo incondizionato a Mohammad Samreen e sua moglie.

L’avvocato ha affermato di aver spiegato tutto ciò nel ricorso presentato in tribunale, rivelando che la corte l’ha accolto e ha deciso di aspettare la risposta del custode dell’immobile degli “assenti”.

Ha aggiunto che il tribunale ha chiesto al custode di chiarire il motivo per il quale aveva deciso che l’immobile era una “proprietà degli assenti” nonostante il fatto che il residente, in eventuale possesso di un testamento del defunto proprietario, viva nella casa.

Il tribunale distrettuale israeliano aveva precedentemente deciso di espellere la famiglia palestinese dalla casa a favore di gruppi di coloni e del Fondo per le colonie El Ad.

La legge sulla proprietà degli assenti è il principale strumento legale utilizzato da Israele per prendere possesso della terra e degli immobili appartenenti ai rifugiati palestinesi interni ed esterni e delle proprietà del Dipartimento per i beni religiosi islamici in tutta la Palestina storica.