Corte Suprema israeliana garantisce a coloni i diritti di proprietà di terra palestinese

Betlemme-Ma’an. La Corte Suprema israeliana ha deciso, mercoledì, di concedere la proprietà di una terra palestinese, situata vicino alla colonia israeliana di Gush Etzion, a sud di Betlemme, nella parte meridionale della Cisgiordania occupata, al Fondo nazionale ebraico (JNF).

I notiziari israeliani hanno riferito che la sentenza della Corte Suprema israeliana concede ai coloni del JNF i diritti di proprietà per 522 dunam (129 acri) di terra palestinese che circondano Gush Etzion.

La sentenza consente agli israeliani di costruire colonie e rubare “legalmente” più terre di proprietà palestinese.

Fonti hanno anche riferito che la Corte Suprema israeliana ha respinto un ricorso presentato dai proprietari palestinesi della terra confiscata contro una precedente decisione ordinata dal tribunale distrettuale di Gerusalemme, affermando che il JNF è proprietario del terreno in questione.

Le fonti in questione hanno aggiunto che il JNF ha affermato di aver ottenuto la proprietà della terra nel 1944, dopo averla acquistata da una famiglia palestinese emigrata in America Latina.

Inoltre, ai palestinesi è stato vietato l’ingresso nelle terre, anche se possiedono i diritti di proprietà da decenni. In alcuni casi, i proprietari palestinesi possono entrare una volta o due all’anno, per la raccolta delle olive.

Secondo l’osservatorio coloniale Peace Now, nell’anno e mezzo da quando il presidente Trump è entrato in carica, sono state approvate circa 14.454 unità coloniali in Cisgiordania, che è più di tre volte la quantità approvata nell’anno e mezzo prima della sua elezione (4.476 unità).