CRIMINI DI GUERRA, Israele si sta preparando ad affrontare l’ondata di denunce.

 

Tel Aviv. Sembra che l’esercito israeliano prenda sul serio le minacce di denuncia per i crimini di guerra commessi durante i bombardamenti contro la Striscia di Gaza:nha iniziato a raccogliere informazioni sulle case e sulle strutture distrutte, per preparare la difesa.

Il governo israeliano ha dato ordine agli ufficiali e ai capi politici di contattare la procura militare prima di partire per l’estero, per timore che qualcuno possa essere arrestato a seguito delle denunce per crimini di guerra presentate in qualche paese europeo.

La difesa israeliana intende dimostrare che le case e le strutture bombardate dalle forze di occupazione venivano usate “come depositi di armi o per lanciare missili”: è questa la propaganda diffusa durante la guerra, e ripresa dai media israeliani ed echeggiati da quelli italiani e di altri stati.

Fonti politiche israeliane hanno riferito che le denunce contro Israele arriveranno da singoli e organizzazioni e non da parte di governi. E hanno aggiunto che “la visita dei capi europei a Tel Aviv, domenica 18 gennaio, e i loro discorsi – che hanno giustificato la guerra contro il terrorismo -, aiuterà Israele nella sua lotta legale”.

Israele evidenzierà con forza che “la guerra contro Gaza è un’autodifesa”, di aver intrapreso “grandi sforzi per avvertire gli abitanti, chiedendo loro di evacuare le case” e di avere fatto “250 mila telefonate, lettere, volantini, messaggio dai media palestinesi”. Israele intende dimostrare che “Hamas ha trasformato le scuole e le moschee in depositi di armi”.

Diversi ministri israeliani sono preoccupati della possibilità che Israele sia costretta ad accettare un’indagine internazionale sull’aggressione contro Gaza e che i capi siano costretti a comparire davanti ai tribunali, come è già accaduto durante la seconda Intifada.

Il giornale israeliano “Ha’aretz” ha riportato quanto ha dichiarato un ministro, che ha voluto rimanere anonimo: “Quando emergerà l’enorme distruzione della Striscia di Gaza, non mi recherò ad Amsterdam per turismo, ma solo per apparire davanti al tribunale dell’Aja”.

Da: http://www.arabs48.com/display.x?cid=6&sid=6&id=60067

traduzione a cura di Infopal

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