Crisi: 47 mila attività commerciali israeliane in pericolo.

Gerusalemme – Infopal. Il ministro israeliano dell'Industria, del Commercio e del Lavoro Benyamin Ben Eliezer ha messo in guardia sulle conseguenze del crollo degli interessi delle piccole imprese in Israele, a seguito alla crisi economica mondiale, confermando l’impatto diretto che questa ha avuto nell’area.

Il ministro, in un discorso tenuto lunedì alla conferenza israeliana sul lavoro, ha annunciato infatti che si prevede la chiusura di più di 47 mila piccole e medie imprese entro l’anno 2009, che in totale rappresentano circa il 10,5% del volume d'affari nello stato sionista.
Dall'altra parte, secondo il quotidiano israeliano Maariv, gli investitori stranieri continuano a ritirare gli investimenti dal mercato locale e ad uscire dalla borsa di Tel Aviv: “I dati pubblicati di recente dalla Banca centrale israeliana – riporta il quotidiano – hanno dimostrato che gli operatori esterni, durante il mese di aprile [2009], hanno venduto azioni per un valore di 71 milioni di dollari, mentre nel mese di marzo le azioni vendute hanno raggiunto un valore totale di 129 milioni di dollari”.

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