Ha aggiunto che la percentuale della produzione nazionale locale di medicinali è circa il 7 per cento del valore annuo dell’importazione, che equivale a un miliardo e nove milioni di dollari, il che ci fa pensare che sarebbe auspicabile sostenere le industrie farmaceutiche nazionali che hanno grandi capacità umane e scientifiche, un passo che modificherebbe lo squilibrio tra importazione e produzione nazionale locale.
Pertanto vediamo, aggiunge Fouani, che le continue contese di potere tra destra e sinistra nell’affrontare i problemi che riguardano tutti, in particolare quelli sanitari, minacciano la sicurezza sanitaria dei libanesi, che è al centro dei diritti umani. Ha invitato il Ministero della Sanità e delle Forze di Sicurezza a combattere il contrabbando, a prevenire lo stoccaggio occulto di beni essenziali, compresi i medicinali, in attesa della revoca dei sussidi (fonte di incremento del profitto dei monopolisti). Né prima né dopo la rivolta del 17 ottobre 2019, le politiche delle autorità sono cambiate: il saccheggio, la corruzione, la copertura dei corrotti beneficiano del fatto che la magistratura non svolge il proprio ruolo.
Fouani ha aggiunto che il sostegno non deve andare alle aziende o ai monopolisti, ma ai cittadini, e ha concluso chiedendo al ministero della Sanità di mettere in atto seriamente questo proposito, per raggiungere scopi che siano prima di tutto utili alla salute dei libanesi.
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Traduzione a cura di Parallelo Palestina