Crisi siriana e dichiarazioni di Mesha’al, analista palestinese esclude una rottura definitiva tra Hamas e Iran

Gaza – QudsPress. Walid al-Mudallel, docente di scienze politiche all’Università islamica di Gaza, ha dichiarato che Khaled Mesha’al, capo dell’Ufficio politico del movimento di resistenza islamico, Hamas, “ha deciso di schierarsi con i principi del suo movimento, che affermano il diritto dei popoli alla libertà”. 

La Tv di Stato siriana e alcuni analisti e media iraniani (e di diverse altre parti del mondo, ndr), hanno fortemente criticato Khaled Mesha’al, in seguito alle dichiarazioni da lui rilasciate ad Ankara, al IV Congresso del partito turco Akp (Giustizia e Sviluppo). 

Tuttavia, al-Mudallel ha escluso una rottura definitiva tra Hamas e l’Iran, in seguito alla netta presa di posizione di Mesha’al, in cui ha dichiarato in modo inequivocabile il sostegno del suo movimento al popolo siriano, e alla caduta del regime di Damasco. Il docente ha aggiunto che i rapporti tra le due parti, ne risentiranno senza dubbio. 

Egli ha sottolineato che la Siria e l’Iran hanno osservato attentamente la posizione di Hamas, sin dall’inizio della rivoluzione siriana. Essi hanno potuto constatare l’evoluzione di tale posizione: all’inizio era blanda, per poi chiarirsi lentamente, fino alle ultime nette dichiarazioni di Mesha’al, in occasione del Congresso del partito di Erdogan. 

Al-Mudallel ha sottolineato l’importanza delle affermazioni di Mesha’al, in quanto alcuni Paesi della “Primavera Araba” erano presenti al Congresso turco: “L’incontro di alcuni leader islamici in Turchia ha dato segnali chiari circa la posizione dei movimenti islamici in generale rispetto alla rivolta siriana. Questi ultimi si sono schierati al fianco del popolo,  invitando il regime siriano ad andarsene”. 

Egli ha aggiunto che le nette prese di posizioni di Hamas e dell’Egitto, rispetto alla crisi siriana, potrebbero acuirsi ulteriormente nei prossimi giorni, visto il loro ruolo: “Di fatto, Mursi è un presidente eletto democraticamente, e Hamas è il simbolo della resistenza, ed entrambi appoggiavano la Siria, ma oggi hanno deciso di abbandonare il regime in favore del popolo”. 

Sul futuro dei rapporti tra Hamas e l’Iran, al-Mudallel ha affermato: “Non dobbiamo dimenticare che Mahmoud al-Zahar, un leader di Hamas, è stato in Iran pochi giorni fa. Ciò dimostra che in politica non esistono rotture definitive, nemmeno nemici permanenti. 

“I rapporti tra Hamas e Iran potranno riprendersi nel futuro, in seguito ad un cambiamento nello scenario della crisi siriana”. 

E per quanto riguarda la situazione finanziaria di Hamas, il docente ha detto: “Non c’è dubbio che Hamas ne risentirà nel prossimo futuro, tuttavia, ci sono delle alternative da non sottovalutare: il denaro del Qatar. Per ora sono delle promesse, oltre ai miliardi di dollari erogati a Gaza, sotto forma di progetti e infrastrutture. Tutto ciò dà un po’ di sollievo a Hamas, ma essa dovrà cercare delle alternative più stabili”.