Crolla parte del muro del valico di Rafah. Uomini armati hanno fatto saltare la frontiera con l’Egitto. Migliaia di palestinesi entrano a el-Arish.

Gaza – Infopal

Nelle prime ore di questa mattina, sconosciuti hanno fatto saltare in aria numerose parti del muro di cemento armato che separa l’Egitto e la Striscia di Gaza.

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Testimoni oculari hanno riferito che uomini armati hanno piazzato cariche esplosive sotto parti del muro, sul lato palestinese, a sud di Rafah, e lo hanno fatto saltare. L’esplosione si è sentita in tutta la città.

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I testimoni hanno confermato che ampie parti del muro, costruito dalle forze di occupazione israeliana prima del loro ritiro dalla Striscia, sono crollate e migliaia di cittadini stanno entrando da questa mattina nella zona egiziana del valico di Rafah, recandosi a al-Arish per acquistare generi di prima necessità. Le autorità egiziane stanno garantendo il transito.

Ieri a mezzogiorno, centinaia di manifestanti palestinesi, in maggioranza donne, avevano protestato contro il proseguimento dell’assedio di Gaza, hanno invaso il cancello principale e sono entrate nella parte egiziana, per essere poi dispersi con la forza dalla polizia egiziana.

Il governo Haniyah: l’assedio ha fatto esplodere le frontiere

Il governo della Striscia di Gaza ha confermato la notizia, sottolineando che "la forte rabbia e l’assedio che dura da 7 mesi su più di un milione e mezzo di cittadini palestinesi hanno fatto perdere il controllo e hanno portato all’apertura forzata delle frontiere. Questo, per far respirare le masse che stanno subendo una crisi umanitaria".

Il portavoce del governo, Taher an-Nuno, in una dichiarazione alla stampa, ha affermato che "il governo segue l’evoluzione della situazione insieme alle autorità egiziane. Fino a questa mattina, non siamo stati informati di alcuna procedura che possa ostacolare il passaggio dei palestinesi verso il lato egiziano di Rafah per rifornirsi dei prodotti di prima necessità".

An-Nuno ha aggiunto che il governo, in questo momento, "non fermerà il transito dei cittadini, assediati da più di sei mesi. Cosa si può infattin fare di fronte a un popolo affamato e sofferente?".
Il portavoce ha espresso la speranza che la frontiera con l’Egitto venga aperta, per permettere a decine di feriti e malati di farsi curare negli ospedali egiziani, per far entrare, anche se parzialmente, del combustibile, ecc.
Per quanto riguarda la posizione egiziana, ha confermato che i palestinesi non hanno ricevuto rifiuti.
Il governo palestinese non ha posto un limite di tempo per l’apertura delle frontiere con l’Egitto.

Gestione ufficiale

Da parte sua, il deputato Mohammad al-Ghul, presidente della commissione legale nel Consiglio Legislativo palestinese, considera i recenti avvenimenti, "un primo passo per togliere l’assedio, grazie alla pressione popolare". Ha poi spiegato che "far saltare le frontiere tra la Striscia di Gaza e l’Egitto è l’inizio delle azioni per rafforzare la sovranità (palestinese/egiziana) sul valico", e ha invitato a un accordo immediato per organizzare il passaggio in maniera ufficiale, in modo da far entrare materie prime, merci, permettere ai cittadini di transitare e ai feriti o malati di farsi curare all’estero.
Al-Ghul ha aggiunto: "Il valico e la frontiera devono essere esclusivamente palestinesi e egiziani, con un appoggio locale, arabo e internazionale".

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