Cuba si unisce al caso di genocidio del Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia contro Israele

L’Avana/L’ja. La Corte Internazionale di Giustizia (CIG) ha annunciato che Cuba ha depositato presso il registro della CIG, ai sensi dell’Articolo 63 dello Statuto, una dichiarazione di intervento nel caso relativo all’applicazione della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio nella Striscia di Gaza, noto come “Sudafrica contro Israele”.

Secondo l’Articolo 63 dello statuto della Corte, ogni volta che sorgono dubbi sull’interpretazione di una convenzione alla quale partecipano stati diversi da quelli direttamente coinvolti nel caso, ciascuno di questi ha il diritto di intervenire nel procedimento. In tali circostanze, l’interpretazione fornita dalla sentenza della Corte è vincolante anche per loro.

La Corte ha spiegato che “nel fare uso del diritto di intervento concesso dall’Articolo 63, Cuba si basa sul proprio status di parte della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio del 9 dicembre 1948”, osservando che Cuba, nella sua dichiarazione, presenterà la propria interpretazione degli Articoli I, II, III, IV, V, VI, VIII e IX della Convenzione.

Secondo l’Articolo 83 delle Regole della Corte, Sudafrica e Israele sono stati invitati a presentare osservazioni scritte sulla dichiarazione di intervento di Cuba.

Il 29 dicembre 2023, il Sudafrica ha intentato una causa contro Israele con l’accusa di genocidio. Diversi stati si sono uniti al caso, tra cui Nicaragua, Colombia, Libia, Messico, Palestina, Spagna, Turchia e Irlanda.

(Fonti: PressTV, PIC).