Daglas: i coloni cercano il conflitto religioso

Press Tv. All'aumentare degli attacchi alle moschee in Cisgiordania da parte dei coloni, i palestinesi hanno accusato questi ultimi di voler scatenare una guerra di religione.

Gli estremisti israeliani hanno infatti commesso ieri mattina altri atti di vandalismo in una moschea del villaggio palestinese di Beit Fajjar, vicino alla città di al-Khalil (Hebron), bruciando copie del sacro Corano e scrivendo graffiti che offendevano il profeta Mohammad.

Nella stessa giornata di ieri, riporta il sito web di Ynet News, decine di coloni si sono radunati vicino al villaggio palestinese di Burin, in provincia di Nablus, chiedendo la demolizione della moschea del villaggio.

“Le dimostrazioni di Burin sono un segnale dell'intenzione dei coloni d'infiammare la regione, e sabotare le trattative”, ha commentato Ghassan Daglas, responsabile del problema delle colonie nel nord della Cisgiordania presso l'Autorità nazionale palestinese (Anp).

Le trattative in questione vedono l'Anp e Israele impegnate in un dialogo per la pace patrocinato dagli Usa. Ramallah ha minacciato di abbandonare il tavolo delle negoziazioni se il regime israeliano non fermerà l'espansione delle sue colonie in Cisgiordania.

“Le vessazioni dei coloni – ha proseguito Daglas – s'intensificano ad ogni sviluppo diplomatico [delle trattative], o quando l'inviato americano ed altri rappresentanti visitano la regione nel tentativo di dare una spinta al dialogo”.

Il funzionario dell'Anp ha quindi aggiunto che gli abitanti degli insediamenti stanno crescendo in potenza e in numero, e per questo Tel Aviv non è in grado d'ignorare né loro né le loro posizioni. “Per questo, la loro influenza sul processo diplomatico è evidente”.

Ha poi accusato gli ebrei d'Israele di prendere di mira intenzionalmente i campi agricoli, gli oliveti e le moschee: “Hanno dato fuoco alle moschee [nei villaggi di] Yasuf e Luban, e stamattina a quella di Beit Fajjar. Questo dimostra che stanno cercando di deviare il conflito su questioni religiose”.

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