Dahlan: soluzione a due Stati impossibile, unità nazionale più urgente

MEMO. Mohammad Dahlan, ex dirigente di spicco di al-Fatah divenuto acerrimo rivale del presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha dichiarato che i Palestinesi dovrebbero considerare prioritaria la gestione delle divisioni interne, più che focalizzarsi sulla “cosiddetta negoziazione” con Israele.

Parlando a Reuters, egli descrive la questione della riconciliazione nazionale tra Fatah e Hamas “più sacra”, “più importante” e “più utile” rispetto al processo di pace.

“È in corso una completa ebraicizzazione della Cisgiordania, non solo di Gerusalemme ed è divenuto impossibile pensare di realizzare la soluzione a due Stati, perciò non c’è alcun orizzonte politico”, ha aggiunto.

Parlando con Reuters al telefono da Abu Dhabi, Dahlan ha accolto con favore gli ultimi sviluppi tra Fatah e Hamas e si è preso il merito del lavoro dietro le quinte che ha portato a tale risultato.

“È stato un onore per noi…riuscire a raggiungere un’intesa tra Hamas e l’Egitto”, ha dichiarato Dahlan.

“Senza una riconciliazione con Hamas e senza una comprensione dei bisogni della sicurezza nazionale dell’Egitto non ci potrebbe essere una seria pacificazione con i palestinesi e nessuno tranne l’Egitto è in grado di giocare un ruolo effettivo”.

Dahlan ha esortato Hamas “a mostrare più pazienza perché le cose buone stanno arrivando” grazie alla mediazione egiziana.

Ha scartato l’idea di un accordo di pace regionale con Israele: “La possibilità di un cosiddetto accordo del secolo è nulla in quanto Netanyahu non vuole la pace e ha imposto circa 700 mila coloni tra Cisgiordania e Gerusalemme, cosa che rende impossibile una soluzione a due Stati”.

Per quanto riguarda Abbas, Dahlan ha accusato il presidente di aver commesso “crimini ed errori” ma si è detto pronto a riconciliarsi con il leader 82enne per riunire il movimento al-Fatah. “Spetta a lui la prossima mossa e saremo pronti qualunque essa sia”.

Traduzione di Ada Maria De Angelis