Dahlan: ‘Sono triste perché Qaddumi ha ascoltato i terroristi’.


Ramallah – Infopal. Il leader del Fatah, membro del Consiglio rivoluzionario e del Consiglio legislativo, Mohammad Dahlan, ha dichiarato che le accuse rivolte da Faruq Qaddumi ai suoi compagni “derivano da conti personali, politici e partitici in sospeso”: “Sono triste per Qaddumi – ha sottolineato – perché ha ascoltato i terroristi che lo hanno trascinato in questa polemica: una propaganda israeliana con il coinvolgimento di Hamas e dei fratelli musulmani, promossa dal canale al-Jazeera. Qaddumi pesa di aver scoperto la bomba atomica, invece di aiutare il suo popolo assediato e umiliato”.

Mercoledì sera, in un'intervista alla televisione Falastine, appartenente alla presidenza palestinese, Dahlan ha affermato: “La VI Conferenza di Fatah si terrà il 4 di agosto. Saranno presenti rappresentanti della Striscia di Gaza e della diaspora”. Ma ha aggiunto che lui sarà solidale con i membri di Fatah residenti a Gaza e non parteciperà alla conferenza se questi non potranno farlo.

Ha poi spiegato che Fatah “non sarà la stessa dopo la conferenza: il movimento discuterà di molte questioni politiche e degli sviluppi avvenuti dopo la V Conferenza, svoltasi venti anni fa. Fatah rivedrà con calma e sobrietà l'esperienza dell’Anp degli ultimi 15 anni”.

Egli ha anche evidenziato che i delegati proporranno la “ripresa della Striscia di Gaza e la punizione dei responsabili della sua perdita. Verrà, inoltre, formulato un programma politico, realistico e logico, per definire i negoziati con Israele con un intervallo di tempo non superiore ai due anni. Inoltre, si parlerà del giusto uso del diritto a resistere, garantito dal diritto internazionale, della riaffermazione del diritto al ritorno e a uno stato palestinese indipendente con Gerusalemme capitale”.

Il leader del Fatah ha affermato che “Hamas si è rifiutata di rispondere alle richieste di dialogo e riconciliazione nel corso di tutti i cicli di incontri passati”, ma ha aggiunto: “Non esisterà un futuro per il sistema politico senza un movimento nazionale che comprenda Hamas. La posizione politica di Hamas si sta avvicinando molto al programma dell'Olp”.

Facendo riferimento alle trattative segrete tra il movimento di resistenza islamica e diversi paesi europei per la sua inclusione come partner nel processo politico, Dahlan ha spiegato: “Loro negoziano in segreto invece noi stiamo negoziando in pubblico”.

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