Dal 1° di ottobre, 3.730 Palestinesi feriti in Cisgiordania e Striscia di Gaza

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Betlemme-Ma’an. Oltre 400 palestinesi sono stati feriti negli scontri, martedì, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, secondo quanto affermato dalla Mezzaluna Rossa, con almeno 31 persone colpite da munizioni letali.
In Cisgiordania, gli scontri sono continuati per il 12esimo giorno consecutivo mentre le forze israeliane hanno represso le manifestazioni popolari in Hebron, Betlemme, Nablus e altri distretti.
13 palestinesi sono stati colpiti e feriti con munizioni letali, 84 da pallottole d’acciao rivestite in gomma (PARG) e 229 dal gas lacrimogeno, secondo quanto dichiarato da un portavoce della Mezzaluna Rossa a Ma’an.
Almeno quattro palestinesi sono stati colpiti con munizioni letali durante gli scontri ai posti di guardia di Beit Furik e Huwwara, a Nablus, e portati all’ospedale per trattamento, secondo quanto affermato da medici.
A Hebron, centinaia di studenti universitari hanno marciato verso i check-point militari nel nord della città, con le forze israeliane che aprivano il fuoco contro i manifestanti.
Cinque manifestanti sono stati colpiti da raffiche di munizioni letali e trasferiti in un ospedale nel nord di Hebron, mentre un giovane e un bambino sono stati colpiti all’entrata del campo profughi di al-Fawwar.
Sono almeno 16 i feriti da PARG nel distretto di Hebron.
A Beltemme, Mutaz Ibrahim Zawahreh, 27 anni, è stato colpito da una munizione letale al petto ed è stato poi trasferito in ospedale in condizioni critiche, dov’è poi morto, secondo quanto dichiarato da fonti mediche dell’Ospedale governativo Beit Jala a Ma’an.
Molte altre decine di persone sono state ferite dai proiettili d’acciaio rivestiti in gomma e dal gas lacrimogeno.
Nel frattempo, la Mezzaluna Rossa ha affermato che almeno 18 palestinesi sono stati colpiti con munizioni letali, a Gaza, mentre altri 43 sono stati colpiti da PARG.
Decine di giovani palestinesi hanno preso parte ad una manifestazione a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, contro le violazioni israeliane in corso contro Cisgiordania e Gerusalemme est occupate, mentre dei manifestanti si sono riuniti a est del campo profughi al-Bureij, nel centro di Gaza.
Un portavoce dell’esercito israeliano ha dichiarato a Ma’an che “centinaia di manifestanti si sono radunati vicino alla barriera di confine lanciando pietre e facendo rotolare pneumatici incendiati”, mentre le forze israeliane hanno risposto con mezzi di dispersione di manifestanti.
Più tardi, centinaia di palestinesi hanno cercato di fare breccia nella “barriera di sicurezza” e le forze israeliane hanno sparato colpi di avvertimento verso l’alto, ha aggiunto il portavoce.
Gli ultimi feriti negli scontri di martedì hanno portato il numero totale di palestinesi feriti dal 1° di ottobre a 3.730 in Cisgiordania e Striscia di Gaza.
360 sono stati colpiti con munizioni letali, 932 con proiettili d’acciaio rivestiti in gomma e 2365 sono stati intossicati con il gas lacrimogeno, ha affermato la Mezzaluna Rossa.
Almeno tre palestinesi sono stati investiti da veicoli militari israeliani, mentre 68 sono stati assaliti dalle forze militari.
La morte di Mutaz Ibrahim Zawahreh, 27 anni, porta a 30 il numero totale di palestinesi uccisi a ottobre, 17 dei quali uccisi durante gli scontri.
Gli scontri in corso sono stati indotti dalle rappresaglie dell’esercito e dei coloni israeliani dopo che quattro israeliani sono stati uccisi in due attacchi distinti all’inizio di ottobre, sebbene le tensione fossero in crescita da settimane a causa delle restrizioni contro i palestinesi nel complesso della moschea di al-Aqsa, a Gerusalemme est.
Traduzione di F.H.L.