Quasi tutti i detenuti sono stati sottoposti a torture psico-fisiche nei centri di detenzione e investigazione israeliani, in violazione delle leggi e delle convenzioni internazionali.
Il centro sostiene che l’incremento degli arresti si è poi intensificato a seguito dello scoppio dell’Intifada di Gerusalemme, a ottobre del 2015.
Dal 2000, sono stati emessi 2860 ordini di detenzione amministrativa, 17 dei quali contro donne, e 42 contro ragazzi minorenni.
Tra i detenuti ci sono anche 16 parlamentari palestinesi, dieci dei quali si trovano ancora in prigione, 150 anziani, 39 accademici, 240 malati e disabili, 115 giornalisti.
Dal 2015, sei prigionieri sono morti, facendo salire il numero dei detenuti che hanno perso la vita in carcera a 212.