Daliani sul terrorismo intellettuale in Occidente di scrittori e pensatori complici di Israele

Ramallah – InfoPal. Con riferimento a quanti in Europa sono vittima del “terrorismo intellettuale praticato da Israele e Usa”, Dimitri Daliani, membro del Consiglio Rivoluzionario di Fatah, ha detto: “Al fine di realizzare gli obiettivi di Israele e Usa dietro un ritorno personale, pensatori ed esecutori di tale terrorismo non esitano a strumentalizzare l’Olocausto”.

Così ha spiegato Daliani la realtà in Europa: “Questi pensatori e scrittori europei influenzano la stampa europea, vengono loro offerte garanzie finanziarie e, da parte loro, s’impegnano in un compito specifico, vale a dire ‘contrastare in Europa i sostenitori dei diritti del popolo palestinese e condurre una lotta politica a sostegno dell’occupazione israeliana della Palestina’”.

Tra le ultime vittime, Daliani ha fatto i nomi di Rosenberg, celebre scrittore e giornalista di origini ebraiche che in America ha osato scrivere un libro di critica verso l’occupazione israeliana. Alan, docente dell’Università di Harvad, ha chiesto ai Democratici Usa, di “liberarsi” di Rosenberg.

Daliani ha anche ricordato il caso di Günter Grass che ha centrato il punto di maggiore vulnerabilità di Israele, quello della critica, per mezzo di una poesia; poi di Helen Thomas, giornalista americana, che in questo mese ha ricevuto un riconoscimento speciale da parte del presidente dell’Autorità palestinese (Anp). Il gesto di ‘Abbas ha suscitato la reazione avversa di un certo numero di membri del Congresso Usa che hanno chiesto alla Casa Bianca di licenziare Thomas.

In questo contesto, Daliani ha chiesto di rafforzare il riconoscimento internazionale e nel mondo arabo di tali pensatori, di sostenerli e di istituire un premio internazionale per quanti sono vittime di tale terrorismo intellettuale di Israele e dei suoi fiancheggiatori nel mondo.