“Dalla ripresa dei negoziati Israele ha ucciso 40 palestinesi”

RamallahQuds Press. Mustafa al-Barghuthi, segretario generale del movimento Iniziativa nazionale palestinese, ha condannato l’assassinio da parte delle forze d’occupazione di un giovane palestinese a Birzeit, a nord della città di Ramallah, nel centro della Cisgiordania occupata.

In un comunicato stampa diffuso da Quds Press, Barghuthi ha dichiarato che l’assassinio del ventiseienne Mu’taz Washaha, compiuto giovedì, 27 febbraio, dalle forze d’occupazione, “è avvenuto a sangue freddo e senza alcuna causa, ed è stato un atto premeditato”.

Il giovane, ex prigioniero, è morto dopo che forze speciali dell’esercito d’occupazione l’hanno assediato in una casa nella zona ovest di Birzeit, ed hanno lanciato un missile anti-carro che ha colpito la parte superiore del suo corpo, assieme a bombe incendiarie e a gas all’interno dell’edificio nel quale s’era barricato per più di sei ore.

Barghuthi ha aggiunto che “quanto accaduto è un crimine che dimostra come Israele stia usando con tutti gli strumenti a disposizione i negoziati in corso per ampliare gli insediamenti ed inasprire la repressione e gli abusi nei confronti del popolo palestinese”, facendo appello all’Autorità ad agire immediatamente perchè il Tribunale penale internazionale prenda in considerazione i crimini e gli abusi che l’occupazione israeliana compie sotto la copertura dei negoziati.

Il deputato presso il Consiglio legislativo ha infine ricordato che da quando l’Autorità palestinese ha ripreso i negoziati con Israele, il numero dei martiri è salito a 40.

Traduzione di Salvatore Michele Di Carlo