Nell’ambito della Giornata mondiale dei bambini, la Palestinian Prisoner Society (PPS) ha rilasciato un rapporto sulla detenzione israeliana di minorenni palestinesi: 270 sono detenuti nelle carceri di Megiddo e Ofer, mentre altri sono attualmente rinchiusi nei centri di polizia israeliana a Gerusalemme.
Il PPS ha riferito che i bambini detenuti vengono di solito rapiti dalle loro case a tarda notte e picchiati durante il loro arresto.
Ha aggiunto che decine di altri sono stati deliberatamente uccisi mentre erano in stato di arresto.
Il PPS ha citato le violazioni commesse contro i bambini palestinesi nei centri di detenzione israeliani: privazione di cibo o acqua per molto tempo, botte e insulti, estorsione di confessioni sotto pressione, torture e multe salate; privazione del diritto allo studio, alle visite dei familiari e alle cure, anche in caso di gravi problemi di salute.
L’anno scorso, il bambino palestinese Hassan al-Tamimi, un residente della città di Deir Nezam a Ramallah, ha perso la vista nelle carceri israeliane a causa di negligenza medica.
Secondo la dichiarazione PPS, dal 2015 la questione dei bambini detenuti ha subito un cambiamento significativo: Israele ha adottato molti progetti di legge che sostengono l’imposizione di lunghe pene sui minori detenuti, tra cui l’ergastolo.
Il PPS ha invitato le organizzazioni per i diritti umani, in particolare il Fondo di emergenza internazionale delle Nazioni Unite per i bambini, a compiere maggiori sforzi per proteggere i minorenni palestinesi.
Sulla base delle ultime statistiche palestinesi, ci sono circa 6.500 palestinesi che languiscono nelle carceri israeliane, tra cui 350 bambini, 62 donne, 6 membri del Consiglio legislativo palestinese, 1800 prigionieri malati e 500 detenuti amministrativi (senza accusa né processo).