Dall’inizio del 2019, Israele ha ucciso 41 Palestinesi

Quds Press e PIC. Domenica, l’Associazione nazionale delle famiglie della Palestina ha reso noto che l’occupazione israeliana ha ucciso 41 palestinesi dall’inizio del 2019.

Nel primo rapporto trimestrale per il 2019, il segretario generale, Mohammed Sbeihat, ha dichiarato che 24 delle vittime provenivano dai governatorati meridionali e 17 dal nord.

Sbeihat ha aggiunto che due delle vittime erano donne e di età inferiore ai 18 anni: Mujahed Abu Amsha, 13 anni, proveniente dal campo profughi di Jabaliya, nella Striscia di Gaza, è stato il più giovane.

Il più anziano, Fares Baroud, 51 anni, proveniente dal campo profughi di al-Shati, nella Striscia di Gaza, è morto nelle carceri israeliane il 6 febbraio.

Sbeihat ha osservato che sette famiglie palestinesi non hanno ancora ricevuto le salme dei loro parenti uccisi. Nel 2019 il numero di salme palestinesi trattenute dalle autorità israeliane è salito a 266.