Danny Ayalon: ‘UNRWA moralmente e politicamente inaccettabile’

Tell er-Rabi' (Tel Aviv) – Ma'an. In un discorso al quartier generale delle Nazioni Unite, il vice ministro degli Esteri israeliano ha accusato l'agenzia per i rifugiati palestinesi Unrwa di fomentare il conflitto israelo-palestinese. 

Definendo l'Unrwa “moralmente e politicamente inaccettabile”, Danny Ayalon sostiene che “le Nazioni Unite creano conflitti perché fanno una gestione separata della questione dei profughi palestinesi”, anziché rilasciarne la responsabilità al principale organo quale l'Unchr, l'agenzia Onu per i rifugiati. Per Ayalon, questo rappresenterebbe “l'adozione di doppi standard da parte dell'Onu”.

“Ciò significa che la soluzione di pace del conflitto tra israeliani e palestinesi è ancora lontana”, ha aggiunto il vice ministro nel corso delle celebrazioni per il 60° anniversario della Convenzione Onu del 1951 per lo status dei rifugiati.

L'Unrwa fu costituita sulla scia della guerra del 1948 quando si fondò lo Stato d'Israele, a causa della quale fondazione, oltre 700mila palestinesi furono espulsi o dovettero fuggire dalle proprie case.
In base al mandato dell'Assemblea Generale Onu che viene rinnovato finché non sarà trovata una soluzione politica, l'Unrwa dà sostegno a 5milioni di rifugiati.

Chris Gunnes, portavoce di Unrwa, afferma che la longevità del mandato dell'agenzia “è funzionale a distrarre dalla necessità di affrontare le ragioni della situazione dei rifugiati palestinesi, causata dalla mancanza di negoziati e dai relativi problemi politici”.
Gunnes sottolinea che “i rifugiati palestinesi hanno diritto a una soluzione giusta e duratura al proprio status”.

“In assenza e in attesa di una realizzazione di questa soluzione, i palestinesi continueranno ad essere considerati in base allo status di rifugiati”, ha osservato Gunnes.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.