Dati del ministero della Sanità: 135 palestinesi uccisi e 14.700 feriti dal 30 marzo

Gaza-WAFA. Secondo le statistiche del ministero della Sanità, 135 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza dall’inizio delle proteste della Grande Marcia del Ritorno, iniziata il 30 marzo. Di questi, 127 sono stati uccisi nelle proteste della Striscia di Gaza, tra cui 4 nella giornata di venerdì.

Nella Striscia di Gaza, 14.700 palestinesi sono stati feriti da armi da fuoco o asfissiati dai gas lacrimogeni.

Venerdì, 4 sono stati uccisi e 618 sono rimasti feriti da proiettili o asfissiati dai gas: tra questi 48 bambini e 20 donne.

Per quanto riguarda la gravità degli infortuni, il ministero ha affermato che uno è in condizioni critiche, 8 gravi e 125 medie.

Cause delle ferite: 117 sono stati colpiti da munizioni letali convenzionali, 21 da proiettili shrapnel (che creano devastazioni interne), 56 da altri tipi di proiettile e 60 da gas.

Danni nel corpo: 10 sono stati feriti nel collo e nella testa, 23 negli arti superiori, 10 nella parte posteriore e nel torace, 8 nell’addome e nel bacino, 122 negli arti inferiori, 21 hanno ferite multiple; 60 sono rimasti asfissiati dall’inalazione di gas.

Il ministero ha affermato che venerdì due paramedici sono rimasti feriti da munizioni letali e soffocati dai gas; un’ambulanza è stata parzialmente danneggiata e cinque giornalisti sono rimasti feriti.