Dati ufficiali: 1873 palestinesi uccisi in Siria dall’inizio della crisi

Damasco-QudsPress. Dati pubblicati da attivisti palestinesi rivelano che il numero delle vittime palestinesi in Siria dll’inizio della crisi, a marzo 2011, ha raggiunto i 1.873, 719 delle quali sono cadute nel campo profughi di Yarmouk, a sud della capitale siriana, Damasco.

Il Gruppo di lavoro per i palestinesi in Siria ha rivelato che 345 vittime sono cadute a causa dei bombardamenti, 111 dai cecchini, altri 100 palestinesi sarebbero morti a seguito delle ferite da arma da fuoco, mentre, 83 sono caduti per cause ignote, 37 a seguito di torture da parte delle forze di sicurezza del regime, 19 di fame, sette a causa della mancanza di cure mediche, sette a seguito di attentati. Altri quattro palestinesi sarebbero rimasti vittime di esecuzione sommarie, due a causa del crollo di un palazzo e una vittima soffocata.

Il gruppo di lavoro ha aggiunto che le forze del regime siriano, in collaborazione con alcune fazioni palestinesi fedeli ad esso, quali il Fronte popolare per la liberazione della Palestina – Comando generale (Fplp-Cg), Fatah al-Intifada e il Fronte di an-Nidal, continuano ad imporre un assedio contro il campo profughi di Yarmouk fin dall’estate del 2012, istituendo dei posti di blocco sugli ingressi del campo e prendendo di mira le sue strade.

Il campo profughi di Yarmouk fu costruito tra il 1953 e il 1954 a sud della città di Damasco, a dieci chilometri dal centro della capitale. Esso è il più grande campo profughi palestinese nel mondo tuttavia, il campo non è riconosciuto dall’agenzia Onu per i rifugiati (Unrwa), anche se quest’ultima fornisce agli abitanti tutti i servizi essenziali tranne quelli igienici.

Secondo le stime ufficiali dell’Onu, il numero degli abitanti di Yarmuk nel 2013 ammontava a circa 172.000, mentre le stime non ufficiali parlano di circa 220 mila.

Traduzione di Ahmad Adi