Dati ufficiali palestinesi: un milione di mine israeliane in Cisgiordania

Ramallah-InfoPal. Dati ufficiali rivelano che l’occupazione israeliana ha seminato circa un milione di mine in Cisgiordania.

Nel corso di una riunione tenuta mercoledì 22 maggio, a New York, l’ambasciatore Ma’en Rashid Erekat, capo della Commissione generale dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), a Washington, ha dichiarato: “Il numero stimato di mine in Cisgiordania varia tra gli 800 mila e il milione, esse rappresentano una minaccia diretta per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini palestinesi”. La riunione in questione è stata tenuta proprio per discutere, con i funzionari Onu e di altre organizzazioni non governative, gli sforzi per la bonifica dei campi minati.

Nelle sue dichiarazioni, riportate dai media appartenenti all’Autorità palestinese (Anp), Erekat ha ribadito la necessità di “proseguire gli sforzi compiuti dalle organizzazioni non governative e l’Onu, in collaborazione con i palestinesi, per rimuovere le mine da diverse parti della Cisgiordania”.

Fin dalla sua occupazione della Cisgiordania e la Striscia di Gaza, Israele, e con il pretesto della sicurezza, ha seminato centinaia di migliaia di mine, in circa 51 campi, soprattutto nelle zone della Valle del Giordano, Cisgiordania settentrionale e meridionale, nelle zone adiacenti alla “Linea Verde” e presso gli insediamenti. Inoltre, l’occupazione ha chiuso grandi aree della Cisgiordania, per destinarle alle esercitazioni militari, lasciandosi dietro grandi quantità di rifiuti militari, dannosi sia per l’ambiente che per l’individuo palestinese.

Solitamente, le forze israeliane piantano oggetti sospetti nelle aree residenziali situate vicino ai siti militari e gli insediamenti, per diffondere il terrore tra i cittadini e i bambini palestinesi.