DCIP: Israele prende di mira i bambini palestinesi e li uccide di proposito

Gerusalemme/al-Quds-Quds Press e PIC. 46 bambini palestinesi sono stati uccisi nel 2022, secondo la documentazione raccolta da Defense for Children International – Palestine (DCIP).

Il DCIP ha affermato in un comunicato stampa divulgato oggi, giovedì, di aver “documentato la morte di 29 bambini, uccisi dalle forze di occupazione (IOF) in Cisgiordania, compresa la Gerusalemme occupata, dall’inizio di quest’anno, 10 dei quali provenienti dal distretto di Jenin”.
Ha sottolineato che “tutti i bambini sono stati colpiti da proiettili letali nella parte superiore del corpo, il che indica che gli spari avevano l‘intento di uccidere“.

Ha aggiunto che “le forze di occupazione hanno lanciato quella che hanno chiamato ‘Operazione Breaking the Wave’ (Rompere l’onda, ndr), il 31 marzo, mentre intensificavano le incursioni e gli arresti nelle città palestinesi della Cisgiordania, in particolare la città di Jenin e il suo campo, portando a un aumento del numero di bambini palestinesi uccisi”.

Il DCIP ha documentato l’uccisione di 17 bambini palestinesi tra il 5 e il 7 agosto, dopo che le forze israeliane hanno lanciato un’offensiva militare nella Striscia di Gaza. 

Secondo il diritto internazionale, la forza letale intenzionale è giustificata solo in circostanze in cui è presente una minaccia diretta. Tuttavia, le indagini e le prove raccolte dal DCIP evidenziano come, regolarmente, le IOF usino la forza letale contro i bambini palestinesi in circostanze che possono equivalere a uccisioni extragiudiziali o intenzionali.

Secondo il DCIP, negli ultimi mesi le IOF hanno intensificato le operazioni di arresto e le incursioni nelle città palestinesi della Cisgiordania occupata, portando a un aumento del numero di bambini palestinesi uccisi. 

Il 2021 è stato l’anno più letale per i bambini palestinesi dal 2014: le IOF e i civili israeliani armati ne hanno uccisi 78, secondo le prove raccolte dal DCIP.

Defense for Children International – Palestine ha sottolineato la necessità di aprire indagini professionali, trasparenti e imparziali sui casi di sparatorie e di ritenere responsabili i soldati di occupazione che prendono di mira le parti superiori dei corpi dei manifestanti, in particolare dei bambini.
Ha aggiunto che finché non ci saranno responsabilità da parte delle IOF per i loro crimini contro i bambini palestinesi, i soldati continueranno a colpirli con l’intento di uccidere, ferire o arrestare, approfittando dell’impunità di cui godono.
Tale questione, ha evidenziato, richiede che la comunità internazionale adotti misure urgenti, al fine di punire tutti gli autori di crimini israeliani, che uccidono bambini palestinesi o causano loro disabilità permanenti, in diretta violazione del diritto internazionale.