Decine di coloni assaltano la moschea di Al-Aqsa sotto la guida del rabbino Glick

Gerusalemme/al-Quds-Quds Press. Questa mattina, giovedì, il rabbino estremista Yehuda Glick, accompagnato da decine di coloni, ha invaso i cortili della moschea di Al-Aqsa.

Il Dipartimento delle dotazioni islamiche, Waqf, di Gerusalemme ha dichiarato, in una nota ricevuta da Quds Press, che “le invasioni sono state effettuate dalla Porta al-Mughrabi, con un forte spiegamento della sicurezza da parte della polizia di occupazione israeliana, fornita al rabbino estremista Yehuda Glick, mentre le autorità di occupazione continuano limitare l’ingresso dei palestinesi nei cortili dell’Haram”.

Ha spiegato che “i coloni hanno preso d’assalto le piazze di Al-Aqsa, in gruppi, e hanno effettuato tour provocatori, ricevendo spiegazioni sulla presunta struttura, mentre alcuni di loro hanno eseguito rituali davanti alla Cupola della Roccia prima di lasciare la aree del santuario dal lato di Bab al-Silsila”.

Il Waqf ha aggiunto che “la polizia israeliana ha inasprito le restrizioni all’ingresso dei palestinesi che arrivano ad Al-Aqsa e ha preso i loro documenti di identità ai cancelli”.

Le incursioni quotidiane nella moschea di Al-Aqsa mirano a stabilire una nuova realtà all’interno della moschea, dividendola a livello “temporale” attraverso incursioni giornaliere, nei periodi del mattino e della sera, e a livello “spaziale” prendendo di mira la regione orientale, dalla sala di preghiera al-Marwani alla sala Bab al-Rahma, secondo quanto dichiarato da funzionari del Waqf gerosolimitano.

Dall’occupazione di Gerusalemme, nel 1967, le autorità di occupazione controllano le chiavi della Porta al-Mughrabi, attraverso la quale si svolgono le incursioni quotidiane dei coloni e delle forze di polizia.